(g.l.) «Questo documentario esplora una mirabile realtà in cui l’inclusione musicale diventa un potente strumento di connessione, in grado di abbattere barriere e creare un legame profondo tra insegnanti, musicisti, accompagnatori e studenti. Una realtà in cui la passione per il suono si trasforma in una lingua universale, capace di unire mondi che sembrano distanti, ma che, attraverso la musica, si avvicinano e si arricchiscono a vicenda». Con queste parole Elia Ferandino ci introduce all’importante lavoro che ha portato a termine e che fra pochi giorni sarà presentato a Nimis. “Suono Dunque Sono” è infatti il titolo del film-documentario che sarà proiettato giovedì 6 febbraio, alle 20, nella sede della Cantina “I Comelli” in via Valle, cornice di riuscitissime iniziative che vi fanno riferimento, come “Oro di Ramandolo”, a metà novembre, e a fine agosto “Le notti del vino”.
«Con una serie di interviste personali e intimi ritratti delle persone coinvolte – anticipa l’autore e regista -, il film racconta la bellezza delle piccole e grandi conquiste che nascono dalla collaborazione tra chi ama fare e ascoltare la musica. Ogni voce, ogni strumento, ogni sorriso racconta una storia di crescita e di superamento dei limiti, sia individuali che collettivi. Le dinamiche dell’orchestra “Ami” emergono come esempio concreto di come la musica possa essere un linguaggio inclusivo e trasformativo, in grado di ridurre distanze e creare un ambiente di fiducia e di supporto reciproco».
Infine, Elia Ferandino aggiunge: «Non si tratta solo di un’arte che viene condivisa, ma di un’esperienza che mette in gioco emozioni, storie e vissuti, invitando lo spettatore a riflettere su quanto sia fondamentale il ruolo dell’inclusione in ogni contesto sociale e culturale. Il film, pur non volendo dare risposte definitive, ci invita a osservare da vicino un universo dove la musica diventa il filo conduttore di relazioni autentiche e significative. Un progetto che celebra la bellezza dell’arte come mezzo di comunicazione universale e, allo stesso tempo, il valore di un incontro che nasce dall’ascolto, dal rispetto e dalla volontà di condividere una passione comune».
Il film-documentario di Elia Ferandino è una produzione tassotto&max sostenuta dal progetto Ami della scuola di musica Ritmea di Udine.
—^—
In copertina, Elia Ferandino autore del documentario che sarà proiettato giovedì sera a Nimis nella Cantina “I Comelli”.
Views: 743